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Sentenza condanna di vuota comparsa

by CONTRASTO

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1.
A preti senza fede ad assassini e a farisei A vecchi senza denti a cani stanchi brinderò A cristo senza croce e a vagabondi come lui A zingari e a poeti erranti A ladri a menzonieri e a meretrici d’osteria A diavoli a briganti a sogni infranti brinderò Che come topi balleremo alla luce di un falò Canzoni di santi e puttane Che come topi balleremo alla luce di un falò E torneremo insieme nelle piazze per l’anarchia
2.
Come topi 01:41
Anni su anni sprecati a proporre una valida alternativa Cercando improbabili contatti Con gente non affine ma in gabbia come me Cinismo freddezza ecco le risposte L’informazione ti schiaccia “teppista violento” hanno scritto ogni dialogo è chiuso ,solo, faccio da me e allora attendendo l’evento, decisi a distruggere il vertice non si terrà da ghetti e da case occupate col sangue in massa verso la grande città ma ancora una volta ad un loro appuntamento come topi in trappola anche se pronti allo scontro finale loro conoscono i nostri nomi noi conosciamo la loro violenza troppe ossa spezzate troppi ragazzi dietro alle sbarre no, non voglio morire ad un loro appuntamento la rivolta è sempre e ovunque non aspetta consensi celati oggi ho deciso sarò io a darmi un appuntamento sarò scaltro ed inatteso, saprò dove colpire
3.
respiro… la paura rallenta ogni gesto vorrei rinunciare comunque respiro… non è questo il momento di chiedersi “e se succedesse” del resto respiro… sono vivo finalmente qualcosa dipende da me fino all’ultimo istante ogni singolo attimo tutto dipende da me! anche se spesso il terrore è più forte di me anche se affronto qualcosa più grande di me anche se questa notte ho l’impressione che tutto andrà male non posso annullare un istinto gettandolo via lucido come non sono mai stato sicuro di quello che a lungo ho pensato non voglio aspettare nessuno per pormi davanti a ciò che non accetto un corpo, una mente, il disprezzo non chiedo di più di quello che ho già tra le mani di un proprio orgoglioso tassello a comporre un mosaico di vera giustizia… giustizia! non è questo il momento di chiedersi “e se succedesse” ora cerco giustizia! non occorre aspettare una legge o una mano dal cielo ora voglio giustizia! e allora respiro, fino all’ultimo istante, anche stanotte respiro, fino all’ultimo istante
4.
Pisa, maggio ’72. Franco Serantini anarchico ventenne colpito a morte dalla polizia mentre si opponeva ad un comizio fascista. Nulla è cambiato governo/regime/ordine strage di stato nuovi strumenti di repressione per la disuguaglianza sociale nessuna lotta di classe, ne gerarchia autogestione, azione diretta etica da controcultura nessuna lotta di classe, ne autonomia Italia, ottobre ’03. La repressione continua incessante attraverso montature giudiziarie reclusioni senza prove tortura fisica e psicologica dentro e fuori le carceri criminalizzazione di qualsiasi movimento false connessioni tra opposte ideologie create a tavolino da sbirraglia e magistrati per confondere per muovere accuse di associazione sovversiva grazie ad una propaganda mediatica da regime che strumentalizza il pensiero collettivo e grida al terrorismo. La rivolta non si ferma la rabbia cresce esplode è un fuoco che si autoalimenta divampa all’improvviso nell’impossibilità di vivere in uno stato di polizia digitotalitario costantemente pedinati e controllati da servili cani da guardia esasperazione stabilità sull’orlo di un crollo ancora più azioni ancora più attacchi ancora più sabotaggi si diffonde il virus della ribellione nuova cultura antagonista nuove forme di lotta nuovi obiettivi ideologici non più limiti di Stato non più concetti classisti non più potere di ritorno … per la sopravvivenza di ogni forma di vita.
5.
Colpire 01:06
Politica finanza istituzioni economia Sbirri magistrati psichiatri giornalisti Mandanti/esecutori vili servi del sistema Campagna antagonista soluzione necessaria Colpire chi reprime il dissenso, chi strumentalizza “flussi d’odio” per la “democrazia” Colpire gli interessi imperialisti di un regime colonizzatore Colpire chi alimenta strategie liberticide di disinformazione, di accusa, di terrore Colpire per condividere ogni forma di resistenza ed ogni lotta al dominio del profitto
6.
Paure 01:48
mi sveglio in un incubo in mezzo a ricordi non riesco nemmeno a provare dolore paure di un giorno che devo affrontare paure di ciò che non sembra finire riflesso su un vetro tra squallide merci nessuna via è fatta per me perdendo in bottiglie le lucide angosce nessuna via è fatta per me la distrazione è stata un attimo immerso di nuovo in me stesso attendere il sonno odiando il domani cercare qualcosa per cui risvegliarsi agire/fuggire-tentare/morire sapendo che cosa dipende da me rabbia per tutti,rabbia anche per me perché mi faccio schifo non sarà facile farmi sparire perché mi fanno schifo ignorando le mie paure non so quanto durerà la distrazione è stata un attimo immerso di nuovo in me stesso immerso in me stesso saturo di rancore immerso in me stesso straripante di paure…paure non voglio più risvegliarmi
7.
correndo senza meta verso cosa o quando frenetiche formiche in labirintiche illusioni sempre più veloci su gelidi binari in fila per produrre ciò che poi consumeremo inutili macerie – niente più emozioni inutili convinzioni – niente più emozioni bisogni a caro prezzo – niente più emozioni il culto del superfluo – niente più emozioni inutili macerie…non posso più accettare queste inutili macerie “anche oggi, come ieri, dopo infiniti stenti, accingersi a cavalcare ore fuggenti, farlo prima del buio dei sensi, per essere di nuovo all’altezza, per scomparire ancora una volta in mezzo a tutti gli altri, ed allora circondarsi di macerie, di superfluo quotidiano, di sterili oggetti, ad alleviare la gara contro il tempo, ad appagare il meccanismo vivo e pulsante che ogni singolo giorno si ripete dentro e fuori di me; al servizio di una macchina che programma ogni azione, ogni profonda emozione, ogni gesto, ogni parola… morto ogni giorno” perché?!!!
8.
Successe tutto in poco tempo O almeno…così mi parve Anche se ancora non ricordo Come dovrei, intendo E quasi come nulla fosse stato Neppure ai loro occhi Fu Successe tutto mentre il fiume defluiva a valle Come sempre era da sempre Mentre i topi banchettavano tra le carcasse Restituendo i sogni al fango Mentre la brina già muoveva Libera di farlo Ma questo era un dettaglio Troppo marginale Solo un dettaglio Successe tutto in poco tempo E l’aria sembrò come dare forma ad ogni cosa Ed ogni cosa galleggiarvi dentro Non come se avessi immaginato che in fondo… Non così O almeno, fino a quel momento Poi tutto tornò ad essere Poi tutto tornò a scorrere E ancora oggi non ricordo E come quasi nulla fosse stato Neppure ai loro occhi Fu
9.
In silenzio 02:18
Esserci Per dimostrarlo a noi stessi Perché è per tutto questo che bruciamo Perché è per tutto questo che “…l’animale resta a terra ancora…” Perché è per tutto questo che qualcosa muove e non è semplice distinguerlo Perché è l’unico modo per continuare a percepirlo Così Senza più chiedersi come sarebbe stato… ora In silenzio Chiuso non riesco ad odiare ad amare Non trovo risposta al silenzio Perseguita massa immobile resa Rapido niente fugace Pagine bianche indifferenza Cosa cercavi? Ora che tutto dissolve Ora che tutto ancora dissolve Ora che tutto dissolve…ora che lento rigetto dissolve “…ti sto cercando, sei l’ombra che mi precede…” forse riesco a sentirne il respiro brucio d’attesa in silenzio taglio nell’anima solco/figura sterili vuoti contorni ora che non c’è più niente ora che tutto dissolve…ora che lento rigetto dissolve non trovo risposta al silenzio tutto immobile tutto sbagliato rapido niente fugace oggi ho deciso di perdere tutto
10.
Osservo me stesso riflesso, anni passati esistenza che corre Ancora la rabbia tra i denti, sorrisi rubati, stupro interiore Sento che questo è l’inizio di una possibile fine Un altro richiamo, l’ultimo…posso ancora cambiare strada Quello che ho scelto per me è una vita agitata, di stenti Aggrappato all’irrealizzabile, verso una morte difficile Forse sarebbe più facile tornare indietro, seguire il richiamo Perchè dovrei? Che alternative mi offri esistenza di pace? Tutto è niente, tutti niente, regime di democrazia Vivi niente, muori niente, questo sarebbe il futuro? …non sognerò mai più ad occhi aperti.
11.
muta forma immobile scuote non vissuto ogni istante soffoca necessità precluse muove cieco limite nel respiro del tuo boia alibi legale ma a quale prezzo? questo è il risultato…. sangue/regresso il senso delle tue ricerche? morte/profitto lo scopo di queste torture! fino alla fine…libera tutti!
12.
muoio…cercando nuove conferme non un fragile moto di forma ai margini di una rincorsa mancata non senza confondere istanti con attimi di consapevole senso di colpa colpevole! per quanto l’abuso lontano dagli occhi sia sangue che lento dilava in un giorno di pioggia ma tremo…e non chiedermi dove ho sbagliato forse nel tempo che ho perso ancora non trovo risposte concrete al freddo che dentro m’ingoia continuo a pensare che a volte il corpo rimane come sospeso su tele di ragno e brucia… sentenza-condanna di vuota-comparsa
13.
amore, qui c’è ben poco da raccontare noia, tristezza, insonnia, dolore rumori di chiavi, squallidi volti attesa di cosa? domani per cosa? ore che passano senza lasciare la minima traccia, un ricordo, parole pensieri al passato, a quello che è stato il cervello mi scoppia, ho bisogno di te… …ma l’odio è l’unica cosa che riesco a provare
14.
15.
Muscoli tesi, voci distorte Attimi d’odio impotente figura “piaga incurabile – male estirpato” mille giudizi su vago avvenire ma il vento non può cancellare quello che è stato sangue, sudore, lacrime non sono facili da annullare nulla può far scomparire ciò che è vissuto insicurezze e paure fuori dal gioco, è l’ora …porte sbarrate – ponti abbattuti… è quello che resta da fare…su un mare in tempesta cavalcando indomabili onde verso un’idea di libertà è l’unica cosa da fare, nel buio di questi giorni guardarsi di nuovo allo specchio, non c’è potere al di fuori di me arti protesi, volti scoperti non ruberanno ciò che ci appartiene brandelli di carta su cielo stellato spegne silenzio la nuova ferita “8/6/’02 mobilitazione di massa anti-sgombero, azione diretta generalizzata, luogo imprecisato – orario imprecisato, la gioia è imprevedibile, l’autorità no…”
16.
Ovunque 02:08
Soffia… ed è come non dirti che muta ovunque non sono …e tende la corda

about

Questo disco è l'espressione di un inevitabile divenire, del cambiamento ineluttabile delle persone. Dell'allontanarsi e del riavvicinarsi.
Dell'essere individui diversi ma uniti da un sottile filo di comprensione reciproca, che passa talmente inosservato ai più, dal riuscire a
sopravvivere agli eventi. Quella che avete davanti è una fotografia, ad un primo sguardo, "sbagliata". Qualcuno si è mosso. Nessuno
dei soggetti è correttamente a fuoco. Sicuramente l'inquadratura poteva essere migliore. Ma forse è proprio questa sua imprecisione
a rendere la foto perfetta. Perché probabilmente questo è l'unico modo di cristallizzare in immagine l'impronta del tempo vissuto, la
strada che abbiamo davanti e la strada che abbiamo percorso, insieme, in tutti questi anni.

credits

released January 1, 2005

LP 12"

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CONTRASTO Italy

Vecchia Romagna Etichetta Nera Punk HC
Old School Punk Hardcore since 1996

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