We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

Tornare ai resti

by CONTRASTO

/
  • Streaming + Download

    Purchasable with gift card

     

1.
Atene, Londra , Genova, Roma …solo con il fuoco c’è democrazia! Non c’è riforma ne soluzione che possa mutare questo sistema. Ogni potere è corrotto. Ogni potere è logoro e infetto. Non credi sia giunto il momento? Ogni potere è corrotto. C’è un solo obiettivo, una sola passione …la rivoluzione! Brucino le piazze, brucino i palazzi, bruci ciò che resta un’intentata volontà. Non è più tempo di parole. Non è più tempo di proclami. Democrazia…è un cappio al collo!
2.
Non c’è avanguardia, non c’è prospettiva. Non servono più deleghe ai fuochi di una notte. Non voglio soffocare in questa allegra idiozia. La strada è battuta sta a noi riprovare. Mai più senza fucile! La lotta frammenta i bisogni verso quale vittoria? Cento vessilli, cento bandiere… per un metro quadro di gloria. L’idea è che lo scontro non possa rimanere confinato in queste nuove “catene di montaggio” strategiche ma debba essere allargato a tutti i settori d’interesse vitale … Si tratta di capire che la vita, che il capitalismo troppo spesso ci porta a maledire, può essere bella … e che il programma della lotta che abbiamo intrapreso non è per una vita migliore, ma per una vita radicalmente diversa. Occorre perciò “riprendersi le città, le strade, le piazze” … riprendersi tutti quei luoghi in cui tornare a riconoscerci, in cui tornare ad unirci, a discutere, a decidere … in cui tornare ad agire
3.
Tradurre il presente in contraddizione. Tradurre il conflitto in contraddizione …per tornare ai resti! Non ho più fame, non c’è più rabbia, non sento il cuore bruciare. Non scorre sangue sulla mia pelle, non c’è più gioia da armare.
4.
Forse è soltanto nei tempi di attesa che riesco a trovare ancora ragione, non muove più nulla da questa parte. Si muore ogni giorno di “niente” come croci ammaestrate da questo regime. E lento, il sistema ci uccide! Dopo gli anni di piombo…solo anni di merda!
5.
Borghesi benpensanti con il vostro culo al caldo su vecchi ritornelli a spasso per cortei rincoglioniti e infami più sbirri degli sbirri garanti e servi di questa società. Cambiare tutto per non cambiare niente. Quale domani, quale futuro? Combattere, metro per metro.
6.
La guerra è una scelta di campo, la guerra s’impara mentre la fai, concedimi un’ora soltanto… La guerra è una scelta di campo, la guerra s’impara mentre la fai, concedimi un attimo ancora prima che tutto sia altro. Concedimi un’ora al tuo fianco prima che tutto sia altro da noi.
7.
Un proiettile, più di mille parole… più di un sogno provato e mancato, più di quanto non siamo, più di quello che avremmo dovuto, più dei giorni che passano, più di un abile senso di colpa, più del vuoto che lasciano… Compagni cosa è cambiato? Nel senso di una lotta non stava il risultato? Con le mani legate e con gli occhi bendati ci siamo riempiti la bocca di slogans, ci siamo riempiti i giubbotti di toppe. Un arido segno di questo tempo. E’ l’ora di riorganizzarci, di armare le parole che il tempo lascia vento alle parate del folklore! Mentre loro…“Dividi e governa”.
8.
Sono più di due anni che Mauro passa da una struttura all’altra, da una pillola all’altra, da un pacchetto di Winston blu all’altro…e dall’idea che uscirne sarebbe tragica soluzione tanto quanto restarci, tanto quanto niente. Mauro sente un cordone stretto al collo. Mauro è un cordone stretto al collo…ma con un nodo fatto male. A Bader serve un lavoro per rinnovare il suo pezzo di carta, ma senza la carta non danno il lavoro e senza il lavoro Bader non c’è. Osama basta a sé stesso, da 9 mesi è cassa-integrato. Ascolta, racconta, sorride… e si appoggia alla birra. Poi resta a fissare per ore qualcosa. Questa non è forse guerra? Dimmi, anche questa non è forse guerra?
9.
Tutto è già scritto. Tutto si ripete. Così è da sempre. Lo stesso mandante. Vola Pinelli dalla questura. Hanno sparato a Lorusso. Pendono al cappio Sole e Baleno. Carlo Giuliani steso in piazza Alimonda. Mentre noi deleghiamo e restiamo in attesa su fronti divisi da paturnie formali. Violenze ed abusi nei lager di Stato. Quanti corpi straziati su Lampedusa? Baracche sul Reno e impotenza acquisita. La storia ripete copioni.
10.
Resta l’abbraccio furtivo al bancone di un bar. Una notte di marzo. Se pensate sia questo l’epilogo, luridi pezzi di merda … È soltanto l’inizio! Siamo tutti Fuoriluogo. Queste poche parole per i compagni e le compagne del circolo Fuoriluogo, queste poche parole per tutti i compagni e le compagne, che colpiti duramente dal sistema, mantengono alta la testa. Perché questo è soltanto l’inizio! Siamo tutti Fuoriluogo. Aprile 2011 - Bologna. Oltre 60 perquisizioni in tutta Italia , da Reggio Calabria a Trento, nelle prime ore di questa mattina a carico di esponenti dell’ala anarco-insurrezionalista all’interno del movimento anarchico, portano a 12 misure cautelari (5 arresti e 7 provvedimenti di obbligo/divieto di dimora). L’accusa: associazione per delinquere con finalità eversiva. Un copione già scritto. Progetto, metodo, mandanti ed esecutori. L’ennesimo tentativo disarticolante da parte di un sistema in agonia, l’aggressione di una lobby politico-economica che produce falsi artefatti … e diffama, infanga, divora, mistifica, rinchiude chiunque si opponga e chiunque lotti per portarne in evidenza falle e contraddizioni. Dicembre 2011 – Bologna. Lo Stato processa gli anarchici.
11.
Imperialismo, guerra diffusa, ronde paramilitari Competizione sociale, videocontrollo e dominio dei mass media Anno di nascita 2011…cosa si lascia ad un figlio nel 2011? Leggi razziali, precarietà, devastazioni ambientali Esecuzioni di Stato, carceri piene fino a scoppiare Anno di nascita 2011…cosa si lascia ad un figlio nel 2011? Vita! Squarcia il silenzio in mezzo a queste macerie ardi passione brucia Eccoti freccia scoccata verso il futuro Eccoti fulmine. Esisti, mettimi in gioco.
12.
Sono affari di Stato, sempre affari di Stato … massoni, finanza, patriarcato. Sono affari di Stato, sempre affari di Stato ma a distanza di anni che cosa è cambiato? Sono affari di Stato, sempre affari di Stato … mafie, chiesa, potentato. Sono affari di Stato, sempre affari di Stato ma a distanza di anni nulla è cambiato! Esplode una piazza, un giorno di gloria. Tanto basta?
13.
Alito di fogna stagna in mezzo a noi, meglio non rilassarsi mai. Maschera di Giuda ceni insieme a noi? Un giorno te ne pentirai. Fiato sul collo – sotto controllo. Cogli ogni espressione, parla come noi domani poi riferirai. Bella statuina, balli insieme a noi? Occhio non metterti nei guai. Fiato sul collo – sotto controllo.
14.
Non ho più tempo né voglia di chiedermi cosa c’è ancora da dire e da fare, mentre è scaduto il mio tempo … Non ho più tagli sul collo né tatuaggi da esporre ai banchetti in questi giorni fragili, in questi giorni sempre uguali. In questi giorni inutili, sempre uguali. Non ho più voce se mai ce l’ho avuta alzo le braccia, mi arrendo mentre è scaduto, finito, scemato questo mio tempo … Non ho più vecchie ferite né tatuaggi da esporre ai banchetti in questi giorni inutili, in questi giorni sempre uguali. Non ho più tagli sul collo, non ho più vecchie ferite o rancori sopiti in silenzio … Solo gli anni che passano, solo gli anni che passano … sono gli anni che ammucchiano strani ricordi e la voglia di riabbracciarli. Cene, concerti, riunioni, assemblee, cani e merde di cane … mura ridipinte, volantini, sangue amaro, il bancone e tutto il resto … ma il tempo non dà tempo.
15.
Respiro… La paura rallenta ogni gesto vorrei rinunciare, comunque respiro… non è questo il momento di chiedersi “e se succedesse…”, del resto respiro… Sono vivo, finalmente qualcosa dipende da me Fino all’ultimo istante, ogni singolo attimo tutto dipende da me! Anche se spesso il terrore è più forte di me, anche se affronto qualcosa più grande di me anche se questa notte ho l’impressione che tutto andrà male non posso ignorare un istinto ed andarmene via. Lucido come non sono mai stato sicuro di quello cui ho sempre creduto non voglio aspettare nessuno per pormi davanti a ciò che non accetto. Un corpo, una mente, il disprezzo… non chiedo di più di quello che ho già tra le mani …di un proprio orgoglioso tassello a comporre un mosaico di vera giustizia… giustizia! non è questo il momento di chiedersi “e se succedesse…”, ora cerco giustizia! Non occorre aspettare una legge o una mano dal cielo… Ora voglio giustizia! E allora respiro, fino all’ultimo istante. Anche stanotte respiro, fino all’ultimo istante.
16.
Sono stato a guardarti tutta una notte … così vicini e così soli su questo letto. Sono stato a guardarti tutta una notte con gli occhi gonfi d’immagini sfocate e pelle avvizzita dal peso di questi anni e pelle macchiata dentro vene ormai vuote, perse. Sono stato a guardarti tutta una notte, stanotte. Ho rimesso ogni cosa al suo posto ogni gesto, ogni storia, ogni nome … tutto quello che mi hai raccontato. Ripassando più volte la parte, ripetendo in silenzio la parte. Cosa avrei detto, le frasi di rito … o come avrei stretto la mano, quel giorno. Gli abbracci, dovuti. E sorrisi di circostanza. Ho continuato a scrivere parole confuse cercandoti tra una riga e le altre ho continuato a scrivere parole sorde da una sedia indurita e malmessa, stanotte. In un tempo che stenta e non ci riconosce. In un tempo che accomoda i giorni e non è più capace di attraversarci. Sono stato a guardarti tutta una notte. Come se avessi avuto altro da raccontarmi. Mentre scattavo foto dalla finestra di un bagno (ad un’alba d’autunno che ha un po’ i miei colori).

about

Di un quotidiano da cui non siamo avulsi, e che per forza di cose è ed implica un fare politico. E’ la crisi di un tempo in cui stiamo mancando (troppo e troppo spesso) nei tempi delle insorgenze possibili. E’ la crisi di un contesto socio-politico in cui imbruttisce ogni forma residua. E’ la crisi di un tempo in crisi. Su cui riflette anche una crisi di movimento, di lotta, di strategia, di classe. In cui viene a mancare una matrice aggregante e solidale. E palesa ogni forma di appiattimento culturale, di depotenziamento atto ad annullare ogni dinamica di incontro, ogni condiviso politico, ogni spinta trasversale al soddisfacimento dell’esistente. E ciò che ne risulta, quando compreso, è la linea di un programma chirurgico in cui con la definizione di comparti stagni e nicchie di scambio s’illudono o si assolvono tutti i presunti bisogni (millantati al sociale). Un programma il cui fine ultimo è quello di enfatizzare l’individualismo al senso del possesso (un metro quadro di gloria personale), annichilendolo e svuotandolo da ogni slancio potenziale. Servono nuove avanguardie. Avanguardie di neo-partigiani. Avanguardie strutturali al sistema. Avanguardie che non risultino fuochi fatui o esercizi di (auto)referenzialità. E che allo stesso tempo non siano scollate da tutto il resto, né presuntuosamente dogmatiche. Nuove avanguardie per le quali sia possibile un’alternativa concreta a questo stato di cose. Per le quali la percezione tra il “ciò che è” e il “ciò che dovrebbe essere” generi costantemente tensione positiva, slancio, spinta (e non più fughe in avanti). Consapevolezza di tutti, per tutti. Per arrivare a comprendere, discutere, costruire ed organizzare all’interno di un conflitto assimilato. Perché non ci si ritrovi soltanto a difensive in barricata. L’idea è che lo scontro non possa rimanere confinato in queste nuove “catene di montaggio” strategiche ma debba essere allargato a tutti i “settori” d’interesse vitale. Si tratta di capire che la vita, che il capitalismo troppo spesso ci porta a maledire, può essere anche bella…e che il programma di lotte che abbiamo intrapreso non è per una vita migliore, ma per una vita radicalmente diversa.
Siamo in piena lotta di classe dopo la lotta di classe (come qualcuno ha scritto). Cui non possiamo più sottrarci. Come fiume in piena lungo un percorso tortuoso, verso valle. Come fiume in piena rinvigorito da tutti i suoi affluenti. E’ il momento. Tornare ai resti.

credits

released May 1, 2012

LP 12"

license

tags

about

CONTRASTO Italy

Vecchia Romagna Etichetta Nera Punk HC
Old School Punk Hardcore since 1996

contact / help

Contact CONTRASTO

Streaming and
Download help

Report this album or account

If you like CONTRASTO, you may also like: